Indice dei contenuti
- 1 Visti i numerosi interventi incentivati e gli ottimi risultati raggiunti, l’Ecobonus è stato confermato fino a dicembre 2021, anche se qualche cambiamento ci sarà.
- 1.1 Data la sua importanza, l’Ecobonus ha guadagnato una proroga non solo per il 2020, ma per altri 24 mesi, fino al 31 dicembre 2021.
- 1.2 Novità in arrivo per lo sconto in fattura!
- 1.2.1 L’efficienza energetica è sicuramente una delle leve più efficaci per ridurre i consumi e la spesa per l’energia delle famiglie.
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Visti i numerosi interventi incentivati e gli ottimi risultati raggiunti, l’Ecobonus è stato confermato fino a dicembre 2021, anche se qualche cambiamento ci sarà.
Il Documento programmatico di bilancio 2020 approvato salvo intese dal Consiglio dei Ministri e consegnato alla Commissione europea ha prorogato il pacchetto dei Bonus casa.
Dunque il Governo Conte ha deciso di rifinanziare il Bonus mobili e il Bonus giardini, oltre agli incentivi sui lavori di ristrutturazione, di messa in sicurezza degli immobili e di riqualificazione energetica.
In particolare l’esecutivo ha considerato l’importanza di confermare l’Ecobonus, la detrazione per interventi di riqualificazione energetica che, con le sue percentuali di sconto Irpef, ha spinto moltissimi italiani ad investire in opere volte a migliorare la resa energetica degli immobili.
Come abbiamo approfondito nel nostro articolo dedicato, l’Ecobonus finanzia moltissimi interventi finalizzati alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento e al miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre, infissi), ma anche:
- l’installazione di pannelli solari
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
- l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori
- la sostituzione della vecchia caldaia con una nuova a condensazione.
In totale lo scorso anno le famiglie italiane hanno beneficiato dell’Ecobonus per oltre 300 mila interventi in questo ambito (destinati prevalentemente ad edifici costruiti prima degli anni ’80) soprattutto per:
- sostituzione di serramenti (1,2 miliardi di spesa)
- coibentazione di solai e pareti (circa 1 miliardo di spesa)
- installazione di caldaie a condensazione e pompe di calore per il riscaldamento (circa 800 milioni di spesa).
Gli ottimi risultati raggiunti grazie all’incentivo sono stati sottolineati dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli nel suo messaggio al 29° Convegno del Coordinamento legali di Piacenza: dal 2007 ad oggi si registrano più di 39 miliardi di euro di investimenti per l’efficienza energetica, di cui 3,3 miliardi solo nel 2018, per un risparmio complessivo in termini energetici di 100 milioni di Megawattora.
Data la sua importanza, l’Ecobonus ha guadagnato una proroga non solo per il 2020, ma per altri 24 mesi, fino al 31 dicembre 2021.
Rimangono invariate le percentuali di detrazione, che ad oggi premiano alcuni interventi (come le coibentazioni) con il 65% di sconto e altri (come la sostituzione delle finestre) con il 50%.
La proroga sarà biennale anche per l’Ecobonus applicato alle schermature solari, ai micro-cogeneratori e alle caldaie a biomasse.
Invece è addirittura triennale (fino al 31 dicembre 2024) il prolungamento delle detrazioni maggiorate al 70 e 75% per i cappotti termici e i lavori su parti comuni condominiali che rispettano certi requisiti.
Novità in arrivo per lo sconto in fattura!
Resta invece da vedere cosa succederà al cosiddetto «sconto in fattura».
Si tratta di un meccanismo che consente al contribuente di usufruire immediatamente del bonus fiscale sui lavori in casa sotto forma di riduzione del prezzo della fattura, anziché recuperarlo in 10 anni tramite la dichiarazione dei redditi.
Questo strumento, applicabile solo su Ecobonus e Sisma Bonus, ha suscitato da subito molte polemiche.
Infatti, per com’è strutturato adesso l’art. 10 del Decreto, lo sconto in fattura avvantaggia i grandi operatori del settore e rischia di schiacciare le piccole e medie imprese, prive della liquidità necessaria per restare competitive sul mercato.
Può darsi che dal 2020 il meccanismo dello sconto in fattura rimanga lo stesso solo per i lavori più grandi e strutturati (come la riqualificazione globale degli edifici), mentre per i lavori di minore portata potrebbero essere inserite delle modifiche a tutela delle piccole e medie imprese.
È ancora tutto da decidere, ma è certo che qualcosa cambierà rispetto al testo attuale e che saranno riviste le modalità di erogazione degli incentivi.