bonus mobili e sostituzione caldaia

In passato molti di coloro che hanno sostituito la vecchia caldaia si sono chiesti se questo intervento avrebbe permesso loro di usufruire del Bonus mobili per rinnovare contestualmente anche l’arredamento e gli elettrodomestici della propria casa.

L’Agenzia delle Entrate nella Guida al Bonus mobili 2019 scioglie ogni dubbio.

Aver effettuato opere di manutenzione straordinaria è requisito indispensabile per beneficiare della detrazione del Bonus ristrutturazione (che consente di recuperare il 50% delle spese dei lavori per un tetto massimo di 96 mila euro) e per l’accesso al Bonus mobili.

Il Bonus mobili, prorogato dalla recente legge di bilancio anche per tutto il 2019, permette di usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di arredamento e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (classe A per i forni), destinati ad arredare un immobile che sia stato oggetto di ristrutturazione.

L’agevolazione prevede un tetto massimo di spesa di 10 mila euro da conteggiarsi:

  • indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori edili generali, che rientrano invece nel più ampio Bonus per ristrutturazioni edilizie;
  • per unità immobiliare.

Nella guida Bonus mobili ed elettrodomestici pubblicata a febbraio sul sito dell’Agenzia delle Entrate, si torna a chiarire un dubbio frequente dei consumatori: la sostituzione della caldaia dà il diritto di usufruire del Bonus mobili?

Già nella Circolare 3/E/2016 era stato precisato che “la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento e come tale qualificabile intervento di manutenzione straordinaria, consente l’accesso al bonus arredi, in presenza di risparmi energetici conseguiti rispetto alla situazione preesistente”.

La guida torna su questo punto, chiarendo che la sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria”, dando diritto al Bonus ristrutturazioni e, come conseguenza, consentendo l’accesso al Bonus mobili.

Pertanto chi cambia la caldaia può usufruire dell’agevolazione, a condizione che la sostituzione aumenti il risparmio energetico dell’immobile.

In alternativa al Bonus ristrutturazioni, la sostituzione della caldaia può beneficiare del Bonus energia (o Ecobonus), che però non dà diritto al Bonus mobili.

Nel caso del Bonus energia, il testo della legge di bilancio 2019 stabilisce che si possa richiedere una percentuale di sconto del 65% o del 50% per la sostituzione di una vecchia caldaia con una più efficiente.

Ma la caldaia scelta ed installata non deve solo migliorare la situazione energetica preesistente dell’immobile, bensì possedere particolari requisiti:

  • si avrà uno sconto del 65% su un tetto massimo di spesa di 30 mila euro per l’installazione di una caldaia a condensazione in classe A o superiore dotata di sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02)
  • la detrazione scende al 50% (sempre su un tetto massimo di spesa di 30 mila euro) se la caldaia ha un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n. 811/2013.

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