come richiedere bonus idrico

Finalmente è pronto il decreto attuativo del Bonus idrico, agevolazione che consiste nel rimborso fino a 1.000 euro per l’acquisto di rubinetti, miscelatori e sanitari di nuova generazione che permettono un risparmio delle risorse idriche.

Ecco come fare domanda.

Ci siamo: il Ministero per la Transizione Ecologica (MITE) ha promulgato il decreto attuativo del Bonus idrico, un provvedimento atteso ormai dall’inizio di marzo, che fornisce tutte le indicazioni necessarie per la fruizione del contributo pensato per la riduzione degli sprechi di acqua.

I beneficiari della misura (prevista dai commi 61-65 dell’art. 1 della Legge di bilancio 2021) sono le persone fisiche residenti in Italia che hanno sostenuto spese per la sostituzione di sanitari con apparecchi a scarico ridotto e la sostituzione di rubinetteria, soffioni e colonne doccia con nuovi apparecchi a regolazione di flusso d’acqua in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

Per scoprire nel dettaglio le spese per cui viene riconosciuto il Bonus idrico ti suggeriamo di cliccare qui e leggere il nostro articolo al riguardo.

Il bonus vale per spese effettuate tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021 ed i rimborsi, per un valore massimo di 1.000 euro a richiedente, saranno emessi secondo l’ordine temporale di presentazione delle domande e fino ad esaurimento delle risorse.

Non ci sono limiti ISEE.

Bonus idrico: come fare domanda?

Per  fare domanda  bisognerà accedere all’apposita applicazione web, denominata “Piattaforma bonus idrico”, sul sito del Ministero della Transizione Ecologica.

L’applicazione non è ancora attiva per il momento, ma sarà disponibile entro 60 giorni a partire dalla registrazione del decreto ministeriale.

Il Bonus idrico può essere richiesto una sola volta per un solo immobile, e per accedere alla domanda è necessario essere in possesso di credenziali digitali: l’identità dei beneficiari infatti viene accertata attraverso SPID o Carta d’Identità Elettronica.

Come chiarito sul sito del MITE, al momento della registrazione il richiedente deve fornire una serie di dati;  nello specifico bisogna indicare:

  • nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
  • importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
  • quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione;
  • specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
  • identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;
  • dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
  • coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
  • indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
  • attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
  • attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;
  • copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla “Piattaforma” .

La domanda di rimborso non viene accolta se:

  1. la richiesta risulta errata nella compilazione, incompleta di informazioni e/o degli allegati;
  2. a seguito dei controlli si riscontrano irregolarità rispetto a quanto dichiarato;
  3. si esauriscono le risorse stanziate.

Ricordiamo che in ottica eco friendly di risparmio delle risorse, al Bonus idrico si affianca il Bonus filtri e depuratori d’acqua per l’acquisto di sistemi di filtraggio dell’acqua potabile ad uso domestico, che permette di ottenere un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per acquisto e installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, e miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotto.

Se stai pensando di effettuare interventi che ti consentiranno di risparmiare acqua, noi di Assistenza FM ti aiuteremo a scegliere le soluzioni più vantaggiose per la tua casa e per l’ambiente, usufruendo della convenienza offerta da questi bonus!

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