superbonus 110% come usufruire della detrazione passaggi

Qual è l’iter da seguire per ottenere il Superbonus 110%? Spieghiamo in modo semplice come orientarsi in questo labirinto burocratico!

Per la fruizione del Superbonus 110% per le spese relative a lavori di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico, l’art.6 del decreto sui requisiti tecnici individuali 8 passaggi .

1. La prima cosa da fare è depositata in Comune la “relazione tecnica di progetto” in doppia copia, documento utile ad attestare che risponde alle prescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edifici e dei relativi impianti termici, contestualmente alla dichiarazione di inizio dei lavori.

2.Il secondo step è quello di garantire attraverso “l’asseverazione” di un tecnico abilitato che risponde a tutti i requisiti previsti dal decreto e dai suoi allegati.

L’adempimento è obbligatorio per tutte le modalità di fruizione del Superbonus 110% (detrazione in 5 anni, sconto in fattura e cessione del credito).

L’asseverazione deve attestare anche la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati e può essere rilasciata:

  • al termine dei lavori;
  • per ogni stato di avanzamento dei lavori.

3.La terza prescrizione riguarda la necessità di dotarsi di un attestato di prestazione energetica ( APE ). Ricordiamo infatti che questo documento è indispensabile per certificare il miglioramento di due classi energetiche , requisito fondamentale per la fruizione del beneficio fiscale.

4. Invece il quarto passo consiste nell ‘ “acquisire ove previsto, la certificazione del fornitore delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica” .

5.Per quanto riguarda il pagamento , come avviene per gli altri Bonus Casa, deve essere garantita la tracciabilità .

Non si può pagare in contanti, ma solo tramite bonifico parlante, bancario o postale, in cui siano specificate:

  • causale,
  • codice fiscale del beneficiario,
  • codice fiscale o partita Iva del fornitore e / o prestatore.

Naturalmente questo vale a meno che il beneficiario della detrazione sia intenzionato a ottenere lo sconto in fattura, quindi senza esecuzione di alcun pagamento, o in caso di cessione del credito.

Con la circolare 24/E/2020, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che:

  • si possono utilizzare i bonifici già predisposti dagli istituti di credito per il pagamento degli interventi relativi al risparmio energetico e/o al recupero del patrimonio edilizio;
  • l’obbligo di effettuare il pagamento mediante bonifico non riguarda i soggetti esercenti attività d’impresa.

Nel caso di interventi su parti comuni degli edifici va conservata anche la copia della delibera dell’assemblea e della tabella millesimale di ripartizione delle spese.

6.Per gli interventi di efficientamento energetico, entro 90 giorni è necessario inviare una comunicazione all’ENEA riportando tutti i dati dell’intervento, attraverso il portale messo a disposizione dall’ente, e acquisire la “ricevuta informatica”.

7.All’ENEA andrà trasmessa anche una copia dell’asseverazione, sempre per via telematica, oltre alla dichiarazione della congruità delle spese sostenute rispetto agli interventi agevolati.

8.Infine, è necessario conservare tutti i documenti acquisiti per essere pronti ad esibirli in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate o di ENEA. Nello specifico servono:

  • le fatture e/o le ricevute fiscali delle spese sostenute per gli interventi;
  • la ricevuta del bonifico bancario e/o postale;
  • l’autorizzazione del proprietario, se il fruitore è un mero detentore dell’unità abitativa e, in caso di interventi eseguiti su parti a comune, la delibera assembleare relativa e la tabella millesimale di ripartizione delle spese;
  • una copia dell’asseverazione trasmessa all’ENEA (per gli interventi energetici) o allo sportello unico (in caso di interventi antisismici).

NB. Per scegliere l’opzione dello sconto in fattura o la cessione del credito, l’art.121 del Decreto Rilancio stabilisce inoltre l’obbligo di richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta.

Il visto di conformità è rilasciato dai soggetti incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) e dai responsabili dell’assistenza fiscale dei CAF che sono tenuti a verificare la presenza delle asseverazioni e delle attestazioni rilasciate dai professionisti incaricati.

Dobbiamo dire che gli adempimenti burocratici previsti sono tanti e rischiano di scoraggiare i cittadini che intendono avvalersi dell’incentivo per migliorare i loro immobili.

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