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Una temperatura troppo elevata in casa può provocare infezioni respiratorie, cattivo riposo e mal di testa.
Vediamo come evitare tutto ciò nel nuovo articolo di Assistenza FM!
Hai presente quella piacevole sensazione di calore che si prova rientrando a casa dopo una fredda giornata, quando tutto fuori sembra letteralmente congelare? Quel calduccio che ti avvolge appena tornato e ti fa dire: “Aaah, finalmente!”
Magari ti sei ricordato di programmare in anticipo il sistema di riscaldamento, oppure è stata la domotica a pensarci al posto tuo…
Bello, vero?
E se ti dicessimo che, in alcuni casi, la temperatura troppo alta ha degli effetti negativi sulla salute?
La sensazione di caldo in casa è infatti sicuramente piacevole, ma non sempre giova al nostro organismo: vediamo perché.
Riscaldamento troppo alto: attenzione alle conseguenze
Da quelle leggere a quelle più serie, le conseguenze di una temperatura troppo alta in casa non sono certo trascurabili.
Per questo motivo è importante fare attenzione e non farsi prendere troppo la mano quando si imposta la temperatura, evitando così complicazioni e disturbi dell’organismo.
Anche se la percezione è estremamente soggettiva, molti esperti consigliano di mantenere la temperatura all’interno delle nostre case intorno ai 20° C circa, o comunque tra i 20° C e i 23° C al massimo, niente di più e niente di meno.
Questo perché un riscaldamento troppo alto va ad asciugare in modo eccessivo l’aria presente negli ambienti e a ridurre notevolmente il tasso di umidità.
Di conseguenza, pelle e capelli diventano più spenti ma, soprattutto, si crea un ambiente particolarmente favorevole per la proliferazione di microrganismi, muffe e altri agenti allergeni che possono causare problemi di tipo respiratorio, specialmente in soggetti asmatici e nei bambini.
Tra gli effetti negativi ci sono anche un cattivo riposo, causato dalla frequenza respiratoria alterata, mal di testa, dovuto a una bassa pressione sanguigna, e allergie proprio perché il flusso di aria calda veicola molto più facilmente particelle come polvere, polline e acari.
Tra le conseguenze più pericolose troviamo sicuramente quelle provocate dall’emissione di monossido di carbonio, un gas completamente inodore e difficile da identificare che si sostituisce all’ossigeno nell’ambiente e nel sangue, fino all’intossicazione.
Questa sostanza si produce ogni volta che si brucia qualcosa che contenga carbonio, ad esempio carbone, legna, gas, pellet. In ambienti chiusi e non sufficientemente areati tende ad accumularsi, arrivando a concentrazioni tali che possono risultare tossiche per l’organismo umano.
Dunque bisogna fare particolare attenzione a stufe a legna, camini, caldaie a gas, scaldabagno, canne fumarie e bracieri, ed evitare di utilizzare stufe in ambienti troppo piccoli.
Per non incorrere in questi problemi, è fondamentale non solo installare correttamente l’impianto di riscaldamento, ma anche impostarlo in modo adeguato e fare regolarmente la manutenzione.
Di tutto questo ci occupiamo noi di Assistenza FM: il nostro staff ti aspetta per rispondere ai tuoi dubbi e trovare la soluzione ideale per te.
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