bollino blu caldaia

Revisione della caldaia: ogni quanto effettuarla? Tutti i dettagli sulla certificazione necessaria per impianti termici con caldaia a norme di Legge. 

Sai che cos’è il Bollino Blu?

No, non si tratta di un semplice adesivo ma di una certificazione che attesta il corretto funzionamento degli impianti termici con caldaia, un documento obbligatorio per Legge (così come previsto dal D.lg. 311/06) che accerta l’efficienza dell’impianto in termini di sicurezza delle persone e dell’ambiente. 

Ma ogni quanto è necessario farlo e chi se ne occupa? Cerchiamo di rispondere insieme.

Bollino Blu: cos’è e come funziona?

Il Bollino Blu è una certificazione obbligatoria che tutti i possessori di impianti con caldaia devono ottenere per dimostrare che il proprio sistema termico è sicuro e funziona correttamente, rispettando i valori massimi di emissione dei fumi consentiti dalla Legge. 

Si tratta dunque di una certificazione che attesta l’efficienza della caldaia e che dimostra l’avvenuto controllo del sistema, risultato perfettamente a norma. 

Dal punto di vista prettamente “visivo”, si tratta di un semplice adesivo blu che viene apposto sul certificato del controllo caldaia, la cui presenza testimonia l’avvenuto controllo di manutenzione ordinaria da parte di un tecnico specializzato, sia sui fumi che sull’efficienza energetica. 

Bollino Blu: come si ottiene e ogni quanto è necessario effettuare il controllo?

Come già anticipato, per ottenere il Bollino Blu occorre effettuare la manutenzione periodica al sistema termico tramite un tecnico specializzato che si occuperà di verificare in tutto e per tutto l’efficienza dell’impianto. 

Quest’ultimo, una volta verificato in tutto e per tutto l’efficienza dell’impianto, il tecnico provvederà a rilasciare il certificato soltanto nel caso in cui sia tutto regolare

Se, invece, il tecnico rileva dei difetti o dei malfunzionamenti, provvederà a concordare con il proprietario un intervento per riparare il sistema e adeguarlo alle norme di Legge. 

Il controllo e la revisione degli impianti devono essere eseguiti entro il termine di scadenza previsto dalla normativa, non solo per motivi di sicurezza ma anche per evitare importanti sanzioni. 

In linea generale, qualsiasi sia la tipologia di caldaia, la prima revisione deve essere effettuata dopo 4 anni dall’installazione e, successivamente ogni 2 anni

Per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento con caldaia a combustibile liquido o solido (come il pellet), il termine è fissato a due anni se la potenza della caldaia è tra i 10 kW ed i 100 kW, oppure ogni anno se è superiore ai 100 kW. 

Se, invece, si dispone di un impianto di riscaldamento con caldaia o gas, metano o gpl, il controllo deve essere fatto ogni quattro anni se la potenza della caldaia è tra i 10 kW ed i 100 kW ed ogni 2 anni se è invece superiore ai 100 kW. 

Ricordiamo che non tutti gli impianti di riscaldamento necessitano del “Bollino Blu”: restano fuori dall’obbligo di controllo, revisione e relativa certificazione gli scaldabagni (anche a metano) che producono solo acqua calda, le stufe non fisse dotate di potenza fino a 5 kW e i caminetti non fissi con potenza fino a 5 kW. 

E tu, hai già revisionato la tua caldaia?

Ricorda che sia la manutenzione periodica ed ordinaria della caldaia, sia il controllo dei fumi devono essere eseguiti a regola d’arte, da parte di operatori abilitati.

Quindi rivolgiti sempre a tecnici qualificati, in possesso dei necessari titoli e requisiti previsti dalla legge: sono gli unici che possono rilasciarti la documentazione di conformità e garantire la sicurezza del tuo impianto.

Assistenza FM è la scelta migliore se stai cercando dei professionisti autorizzati al rilascio della documentazione attestante il buon funzionamento della tua caldaia.

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A presto!

 

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