Dai nuova vita al tuo bagno e porta in detrazione il 50% delle spese sostenute. Scopri tutti i dettagli e gli interventi ammessi nel nuovo articolo del blog!
Non più soltanto un semplice luogo di servizio, oggi il bagno rappresenta una vera e propria un’oasi di benessere in cui concedersi del tempo per sé stessi.
Può capitare però che, con il passare degli anni, il bagno chieda a gran voce un importante intervento di ristrutturazione che vada a sostituire impianti, rivestimenti, sanitari e arredi ormai fin troppo usurati.
Certo, la ristrutturazione comporta anche dei notevoli costi da sostenere, ma fino a fine 2024 puoi ancora usufruire del Bonus Bagno, un insieme di detrazioni che ti consentiranno di ridurre considerevolmente le spese: vediamo insieme tutti i dettagli.
Bonus Bagno 2023: in cosa consiste?
Innanzitutto è bene specificare che il Bonus Bagno in realtà è composto da due agevolazioni distinte: il Bonus Ristrutturazioni e il Bonus Mobili.
Partiamo dal Bonus Ristrutturazioni.
In pratica si tratta di un’agevolazione fiscale che consente di ottenere una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute per eseguire degli interventi di restauro del patrimonio edilizio, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.
In questo modo sarà possibile recuperare parte delle spese effettuate per ristrutturare e mettere a nuovo la propria casa, fino ad un massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Questo beneficio è riservato a tutti coloro che possiedono o detengono l’immobile sul quale verranno eseguiti i lavori e quindi si rivolge a proprietari, nudi proprietari e titolari di altri diritti reali, ma anche inquilini e comodatari.
ATTENZIONE: per queste ultime due categorie è necessario ottenere prima l’autorizzazione del proprietario.
Per quali interventi si può usufruire del Bonus Ristrutturazioni?
In generale, il Bonus Ristrutturazioni è valido per quello che viene definito il “recupero edilizio” di un’abitazione, ovvero l’insieme di opere che vanno dalla manutenzione ordinaria e straordinaria, all’eliminazione delle barriere architettoniche, al consolidamento statico o all’efficientamento energetico.
Rimangono così escluse le spese di mera pulitura, i lavori su balconi, terrazze e quelli volti al semplice abbellimento, come il rifacimento di intonaci interni, la sostituzione di pavimenti, infissi e caldaie.
Invece, nel caso specifico del bagno, il Bonus Ristrutturazioni è applicabile ad un’ampia gamma di opere:
- sostituzione di sanitari e rubinetteria;
- installazione o rifacimento di impianti idraulici, scarichi e tubature;
- rifacimento di rivestimenti e pavimenti;
- sostituzione di vecchi termosifoni;
- realizzazione di un sistema di aerazione.
Come hai potuto notare, si tratta di interventi di natura edilizia sostanziale e non di una semplice manutenzione ordinaria.
In ogni caso, qualsiasi sia l’intervento effettuato tra quelli appena elencati, è fondamentale che questi vengano eseguiti entro il 31 Dicembre 2024 e che tutti i pagamenti avvengano tramite bonifico in modo da permettere la totale tracciabilità delle operazioni effettuate.
Bonus Mobili
Per completare la ristrutturazione del bagno, è possibile anche usufruire del Bonus Mobili: anche in questo caso si tratta di una detrazione IRPEF del 50% sulle spese effettuate per l’acquisto di mobili e arredi.
Con il Bonus Mobili è stato però individuato un massimale di spesa diverso in base all’anno in cui è stato effettuato l’acquisto: per quanto riguarda il 2023, il limite massimo di spesa ammonta ad 8.000 euro, che scende a 5.000 euro per il 2024.
Ristrutturare il bagno può risultare un’operazione piuttosto onerosa, ma grazie al bonus è possibile recuperare buona parte delle spese sostenute, rinnovando così l’ambiente in maniera funzionale e confortevole.
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