riscaldamento roari e date mite

Nuove date ed orari nel Decreto Riscaldamento del MITE. Obiettivo: ridurre i consumi.

È stato firmato i primi di ottobre il decreto MITE che stabilisce i nuovi limiti temporali e la riduzione di un grado delle temperature degli ambienti riscaldati da applicare per la prossima stagione invernale.

Un’ora in meno di riscaldamento e impianti che si accendono 8 giorni più tardi, sono queste le principali novità apportate dal Decreto Riscaldamento: vediamo i dettagli. 

Riscaldamento: che cosa cambia?

Prima di approfondire quanto riportato all’interno del Decreto, è bene sottolineare che gli orari e il periodo di accensione dei riscaldamenti sono regolati su base nazionale dal DPR n.74/2013

In questo documento il territorio italiano viene suddiviso in sei zone climatiche (dalla zona A, la più calda, fino alla F, la più fredda) e, in base alla temperatura media registrata in queste aree, vengono stabilite le date e gli orari di accensione dei sistemi di riscaldamento. 

L’imminente necessità di ridurre i consumi energetici ha però portato il Governo Italiano a rielaborare quanto previsto: Infatti, per la stagione invernale 2022/2023, il periodo di accensione sarà ridotto di un’ora al giorno e accorciato per un totale di 15 giorni.

In pratica dovremo accendere il riscaldamento 8 giorni dopo e spegnerlo 7 giorni prima rispetto ad un anno fa.

Per quanto riguarda la zona D, che comprende la Toscana e che quindi ci riguarda da vicino, sono consentite 11 ore al giorno di riscaldamento e gli impianti si potranno accendere a partire dall’8 novembre 2022 e dovranno essere spenti il 7 Aprile 2023. 

Soltanto alcune attività particolari sono considerate esenti da queste regole: edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne, asili nido, piscine, saune e assimilabili, edifici adibiti ad attività industriali e artigianali o simili e gli edifici dotati di impianti alimentati prevalentemente ad energie rinnovabili.

Oltre alle date di accensione, nel Decreto Ministeriale sono state indicate anche le temperature massime da mantenere all’interno degli ambienti: per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili è stabilita a 17°C mentre per tutti gli altri edifici, comprese le abitazioni, sale a 19°C. 

Decreto MITE, quanto si risparmia? 

Secondo ENEA, seguendo le indicazioni del Decreto Riscaldamento, ogni famiglia potrà ridurre l’uso di gas di almeno 130 smc. Questo porterebbe, attenendosi alle tariffe attuali, un risparmio in bolletta di circa 260 euro. 

Al fine di agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni, ENEA pubblicherà a breve un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura del riscaldamento. 

Nell’attesa, sappi che bastano pochissimi accorgimenti per risparmiare fino al 15% sulla bolletta del gas, evitare sprechi di energia e mantenere così anche l’efficienza dei caloriferi. 

Ad esempio, parlando di temperatura, l’ideale sarebbe mantenerla tra i 18 e i 21 gradi, evitando il più possibile di salire al di sopra di questa soglia. 

Un altro aspetto importante ha a che fare con la corretta regolazione del termostato: la miglior cosa da fare sarebbe quella di impostarlo a una temperatura minima e costante che non sia troppo bassa, in modo che in casa ci sia sempre una temperatura accettabile e la caldaia non lavori in modo eccessivo. 

C’è anche un altro modo per risparmiare ulteriormente e ottimizzare i consumi ovvero installare un impianto di riscaldamento a pavimento, il sistema ideale per mantenere e distribuire in maniera omogenea la temperatura, senza l’ingombro dei termosifoni. Ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo.

Se stai pensando di sostituire il tuo impianto di riscaldamento, oppure hai bisogno di una consulenza professionale sull’installazione e/o la manutenzione di quello che attualmente utilizzi, rivolgiti ad Assistenza FM: il nostro staff sarà felice di aiutarti! 

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