Non farti trovare impreparato, scopri quando è possibile accendere i termosifoni e come avere un impianto funzionante per tutto l’inverno.
L’estate 2023 è durata più del previsto, ma è finalmente giunto il momento di accogliere la stagione più fredda e di pensare all’accensione dell’impianto di riscaldamento.
Devi però sapere che per la maggior parte delle città e delle regioni non è possibile procedere in autonomia, ma è necessario consultare il calendario previsto dal Governo, che impone delle date alle quali attenersi secondo un’ottica più ecologica e rispettosa dell’ambiente.
L’Italia è stata pertanto divisa in 6 fasce, in base alla posizione e al clima del territorio:
- Zona A con 6 ore giornaliere di accensione dal 1/12 al 15/3;
- Zona B con 8 ore di accensione dal 1/12 al 31/3;
- Zona C con 10 ore di accensione dal 15/11 al 31/3;
- Zona D con 12 ore di accensione dal 1/11 al 15/4;
- Zona E con 14 ore di accensione dal 15/10 al 15/4
- Zona F, senza alcun limite di accensione e date.
La nostra regione Toscana rientra in buona parte nella fascia D e segue le regole appena citate, essendo parecchie zone soggette a un clima piuttosto rigido soprattutto in autunno e inverno.
Riscaldamento: le problematiche più comuni quando si accendono i termosifoni
Qualsiasi sia la data, l’accensione dei termosifoni non è sempre una procedura agevole e lineare, poiché potrebbero insorgere alcune problematiche che richiedono l’intervento di un tecnico esperto.
Infatti, potrebbe essersi verificata una perdita o un blocco a causa della presenza del calcare, oppure che uno o più termosifoni non si riscaldino come dovrebbero, impedendo così la corretta climatizzazione degli ambienti.
Verificare che un termosifone funzioni come dovrebbe è essenziale anche dal punto di vista economico, in quanto la dispersione del calore porta a dover attivare l’impianto più ore del dovuto ogni giorno, con la conseguenza di ricevere bollette più care alla fine del mese.
Si tratta quindi di problematiche che necessitano di essere risolte nell’immediato, così da procedere con l‘accensione dell’impianto a norma di legge prima che il freddo sia eccessivo.
Cosa fare se un termosifone scalda meno degli altri?
Innanzitutto è necessario verificare se la valvola a tre vie funziona come si deve, portando l’acqua calda al termosifone e permettendo il suo riscaldamento progressivo in base alle impostazioni.
Se questa non fosse la causa del problema, un’altra motivazione molto frequente legata al malfunzionamento dei termosifoni è la sporcizia e il calcare che si accumulano all’interno dei tubi oppure in prossimità delle valvole.
Può capitare che, a causa dell’inutilizzo prolungato, si possano creare dei blocchi, che è possibile eliminare con un’apposita strumentazione e con l’aiuto di un tecnico che conosce le tecniche più efficaci per rimuovere rapidamente l’ingorgo.
Può anche accadere che nelle tubature si vadano ad inserire dei microrganismi, i quali devono essere rimossi con appositi prodotti, evitando di corrodere i materiali ma, allo stesso tempo, impedendo che possano proliferare in modo eccessivo.
Infine, si potrebbe verificare anche un malfunzionamento della valvola sul calorifero
Tramite il suo impiego si regola infatti l’intensità del calore, ma se la comunicazione non avviene in maniera giusta il radiatore non si scalda.
Come hai potuto constatare, la maggior parte dei problemi che talvolta insorgono prima dell’accensione dei riscaldamenti non possono essere risolti in ambito domestico e richiedono l’intervento di un professionista.
In questi casi, il rischio del fai-da-te è che si compiano delle azioni maldestre e peggiorative, con la conseguenza di danneggiare l’impianto e dover sborsare poi un importo più elevato per la sua riparazione.
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